La Storia Della Bandiera

IL GIOCO DELLA BANDIERA NELLA STORIA

È estremamente difficile stabilire una data esatta dell'origine del "giuoco della bandiera". Certamente scaturì dagli allenamenti degli "alfieri", dal loro spirito emulativo che li portò a compiere con la bandiera qualsiasi evoluzione con movimenti difficili dal carattere anche acrobatico. All’alfiere si richiedevano capacità speciali, oltre che una particolare destrezza nell’uso delle armi, notevoli doti atletiche, acrobatiche, di potenza fisica, d’astuzia e, soprattutto, coraggio. Tra i "giuochi militari" fu sempre considerato il più nobile e quello che richiedeva maggior perizia esecutiva. Riguardo all'uso folkloristico della bandiera nei festeggiamenti, alcune fonti ci danno per certo che gli Ebrei, dopo gli Assiri e Babilonesi, adoperarono le bandiere come "signum belli" in guerra, mentre in tempo di pace le medesime venivano agitate in segno di giubilo durante le varie cerimonie.Tale consuetudine fu seguita, dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, soprattutto dai Principi della chiesa, tanto che, nel 687 d.C, il popolo romano rese omaggio al Papa neo eletto (Sergio I) con sbandieramenti di drappi e vessilli. Da allora, e nelle varie epoche, specialmente nell'Europa Occidentale, ogni corteo civile o religioso, i tornei, le giostre e i palii furono caratterizzati dal "giuoco" di variopinte bandiere, ove erano ricamate le immagini dei santi, le varie armi o stemmi araldici. Le stesse corporazioni annoveravano un alfiere e un aiuto-alfiere, ai quali era demandato l'incarico di eseguire la sbandierata durante i corteggi, le cerimonie ufficiali e le assemblee. La consuetudine di movimentate evoluzioni ad opera di abili sbandieratori, era sostenuta dall'esultanza popolare e si protrasse, nei corteggi papali, fino al sedicesimo secolo. Non solo in Europa, ma anche in Oriente ed in modo particolare nel mondo islamico, le bandiere bianche (Omniadi), nere (Abbassidi), verdi (Alidi) appaiono largamente usate specialmente durate i festeggiamenti per le vittorie. La ritualistica millenaria cinese e giapponese, poi, ha sempre avuta nella bandiera il simbolo immancabile di festa e di scongiuro. Lo “sbandieramento” rimane in auge fino al diciottesimo secolo, conservatosi successivamente in vari corteggi e manifestazioni locali quali i Palii, ove, per diversi secoli, ha rappresentato il non plus ultra della magistrale interpretazioni dei movimenti.



IL GIOCO DELLA BANDIERA OGGI

Tutto questo patrimonio espressivo, viene ereditato oggi dalla moderna figura dello sbandieratore che diventa il depositario protagonista più atteso negli eventi spettacolari prodotti dalle innumerevoli rievocazioni storiche, nate con lo specifico intento di recuperare in termini etici ed estetici la memoria storica di specifici territori.

Infatti dal 1960 ha ripreso particolare vigore in Italia dove, nel 1966 fu fondata l’attuale Federazione degli antichi giochi e sport della bandiera. Negli ultimi anni la bandiera è stata altresì inserita sperimentalmente, con successo, nell’attività motoria di scuole elementari, medie e superiori.

Nessun commento:

Posta un commento